Auspichiamo modalità più trasparenti di selezione della direzione culturale degli Istituti, sulla base delle competenze specifiche dei candidati e delle loro proposte di programma, presentate ad hoc.
Proponiamo la formazione di un comitato internazionale che valuti il mandato e la programmazione dei direttori.
Se inadempienti gli Istituti dovrebbero essere chiusi; potenziati invece quelli che dimostrano di lavorare in maniera fertile con il territorio che li ospita e che offrono un punto di riferimento e di appoggio logistico e altro, agli esponenti delle arti visive, insieme a quelle delle altre discipline culturali.
Parallelamente abbiamo analizzato funzionamento e impostazioni diverse delle Accademie straniere in Italia. Ne abbiamo messo in questione il ruolo, in molti casi esclusivamente, di rappresentanza; l’impostazione, frutto di un’idea ormai vecchia e superata di nazionalità; la poca apertura e la scarsa volontà di collaborazione con il contesto in cui operano.
Ne riconosciamo tuttavia il valore come luoghi che difendono e tutelano la ricerca e un’idea di tempo lungo e dedicato. In virtù di questi aspetti le Accademie rappresentano un modello importante in un momento storico in cui il tempo e la qualità della ricerca devono sottostare all'accelerazione dei processi di produzione e consumo culturale.
Proponiamo di cercare un contatto diretto con le Accademie e stimolare una più produttiva apertura nei confronti del contesto italiano, fare in modo che questi luoghi siano non solo delle isole felici di studio per gli artisti invitati in residenza ma possano costituire un’occasione e uno strumento anche per gli artisti e le istituzioni che operano sul territorio.
Favorire sinergie e co-produzioni tra le accademie straniere e le istituzioni italiane. Chiedere una serie di occasioni pubbliche di incontro e dibattito tra artisti residenti e gli operatori locali per favorire la mutua conoscenza e una maggiore consapevolezza da parte dei residenti della realtà attuale del contesto in cui sono invitati (ad esempio la condivisione dei programmi delle residenze sul sito web del comune dove le accademie operano e anche la presentazione della programmazione culturale svolta agli enti locali che si occupano di cultura).
Auspichiamo inoltre la creazione di modelli di ricerca e studio basati su un processo a lungo termine, in tutti i luoghi di produzione culturale in Italia: accademie, residenze, istituzioni, forum di discussione.