Maurizio Guerri svolge attività di ricerca all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia. Insegna Filosofia Contemporanea e Storia della Comunicazione Sociale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra i suoi ambiti di studio: la filosofia delle immagini, i rapporti tra arte e politica, l’estetica del Novecento con particolare riferimento alla tradizione morfologica.
Tra le sue pubblicazioni: Immagini di distruzione, distruzione delle immagini (in corso di stampa); La violenza è normale? L’occhio fotografico di E. Jünger, in S. De Laude (a c. di), Figli di Marte. Abc della guerra negli atlanti di Warburg, Jünger, Brecht, Engramma, Venezia 2015; Filosofia della fotografia (con Francesco Parisi), Cortina, Milano 2013; Necessità dell’arte, potenza dell’estetica, Mimesis, Milano-Udine 2012; La mobilitazione globale. Tecnica, violenza, libertà in E. Jünger, Mimesis, Milano-Udine, 2012; Bellezza e libertà. Il destino della civiltà occidentale in Oswald Spengler, Mimesis, Milano 2008; Ernst Jünger. Terrore e libertà, Agenzia X, Milano 2007.
Ha curato l’edizione italiana di diverse opere tra cui: Petter Moen, Diario, Quodlibet (in corso di stampa); Ernst Jünger, Friedrich Georg Jünger, Guerra e guerrieri. Discorso di Verdun, Mimesis, Milano-Udine 2012; M. Heidegger, F.G. Jünger, W. Heisenberg, M. Schröter, Le arti nell’età della tecnica, Mimesis, Milano 2010; Ernst Jünger, Edmund Schultz, Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo, Mimesis-MetisPresses, Milano-Ginevra 2008; Oswald Spengler, Eraclito, Mimesis, Milano 2002; Friedrich Nietzsche, La teleologia a partire da Kant, Mimesis, Milano 2000.
Ha curato la mostra La violenza è normale. L’occhio fotografico di Ernst Jünger (Accademia di Brera, Milano 2007) e Aldo Carpi, arte, Resistenza, libertà (Accademia di Brera, Memoriale della Shoah, Milano, aprile 2014).