Andrea Girone nasce nel nord Italia e cresce fra le colline del centro, senza dimenticare le radici del profondo sud.
Dicono abbia studiato la Legge, l’archeologia e l’informatica, ma se chiedete a lui risponderà qualcosa sul genere “mi piace, soprattutto, imparare”.
Gli piacciono le frasi ad effetto, ma in genere non le ricorda.
Si trova a suo agio in cucina come in un’assemblea, su una bicicletta o dietro ad una macchina fotografica, ovunque possa chiacchierare con qualcuno, osservare e rielaborare.
È convinto che l’arte diventi Arte quando riesce a muovere le coscienze, facendosi germe di cambiamento, di rigenerazione.
Lo spazio pubblico è al centro delle sue riflessioni da sempre, in qualche modo: doveva solamente scoprirne una definizione e gli ultimi anni del suo percorso, da ultimo grazie all’incontro con ArtInReti, sono volti attorno alla riflessione e i modi di intervenirvi, su come ‘abitare’. Le città e non solo.
Andrea Girone vive a Torino, ha 33 anni, due gatti meravigliosi ed è –evidentemente- poco a suo agio con la terza persona.