La ricerca di Francesca Grilli (Bologna, 1978) esplora l'ambito del suono, nelle sue molteplici implicazioni espressive e percettive. Prediligendo il linguaggio performativo, i suoi lavori muovono da elementi privati e personali per incontrare lo spazio d’azione dello spettatore, coinvolgendolo in un territorio incerto e perturbante. Nella sua ricerca cerca infatti di lavorare sempre su due aspetti: il trattamento del suono in tutte le sue forme e registri, e lo spazio d'azione dello spettatore. Se il primo è un elemento linguistico dalle infinite possibilità di modulazione espressiva, il secondo è uno smisurato spazio di coinvolgimento fisico ed emotivo per lo spettatore. Tramite video e performance, si concentra rispettivamente sulla complessità del racconto intimo e sulla ricerca di un’azione della massima intensità, coadiuvata dall’elemento sonoro, che ritiene lo strumento più efficace per comunicare direttamente con l’inconscio personale e collettivo. Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi espositive in Italia e all’estero, come Van Abbemuseum a Eindhoven (2015), American Academy a Roma (2014-2015), Galleria Umberto Di Marino a Napoli (2015), Biennale di Venezia - Padiglione Italia (2013), MADRE a Napoli (2012), MACRO a Roma (2012).
Numerose le partecipazioni ai festival di performance art: BUDA Kortijk, Sequences VII Iceland, Drodesera Festival, Mantica, Romaeuropa Festival, UOVO Performing Art Festival e Santarcangelo dei Teatri.