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Gianni Pettena

Gianni Pettena è tra i fondatori, alla fine degli anni '60 a Firenze, del movimento “architettura radicale” insieme a Superstudio, Archizoom, UFO. Nel 1972 realizza la sua prima mostra personale alla John Weber Gallery a New York. Negli anni successivi si dedica sia all'attività di artista che a quella accademica, spesso indagando, grazie anche alla sua attività di critico, le connessioni tra le proposte delle generazioni più giovani e il retaggio della sperimentazione iniziata negli anni ‘60. 
È il primo architetto radicale a cui il Frac Centre di Orléans dedica una grande antologica arricchita da una monografia, pubblicata anche in italiano/inglese l’anno successivo. 
Le opere di Gianni Pettena, in particolare i lavori del cosiddetto periodo ‘americano’ e i molti disegni la cui visionarietà si è poi spesso tradotta in profetica realtà, assumono un valore che viene ormai considerato storico, tanto per la sua specificità e unicità all'interno della sperimentazione radicale degli anni Sessanta e Settanta quanto per i suoi influssi sul mondo dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea. Il suo lavoro è stato presentato in musei e istituzioni come la Biennale di Venezia, il Mori Museum di Tokyo, il PAC di Milano, il Barbican Center di Londra, il Gamec di Bergamo, i centri Pompidou di Parigi e Metz, la Biennale di Berlino, il Padiglione Italia all’Expo 2010 di Shangai.