Michele Dantini insegna storia dell’arte contemporanea all'università del Piemonte orientale, collabora con i maggiori musei italiani di arte contemporanea ed è visiting professor presso università o centri di ricerca nazionali e internazionali.
Laureatosi in storia della filosofia e perfezionatosi (Ph.D.) in storia dell'arte contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, The Courtauld Institute, Londra, Eberhard Karls Universität, Tubinga, tra 2011 e 2013 ha diretto il Master in Educational Management al Castello di Rivoli Museo di arte contemporanea. Attualmente lavora a un libro sui temi dell’arte, della critica e della sfera pubblica atteso per l’autunno del 2016 (Donzelli, Roma), e coordina un progetto editoriale e di ricerca dedicato all'arte italiana postbellica. Si interessa di teoria e critica dell’arte e del rapporto tra storia dell’arte e scienze cognitive.
Tra le sue pubblicazioni recenti: Il momento Eureka. Creatività e pensiero critico (Milano 2015), Macchina e stella. Tre studi su arte, storia dell'arte e "serialità": Duchamp, Johns, Boetti (Milano 2014); Geopolitiche dell'arte italiana. Arte e critica d'arte nel contesto internazionale (Milano 2012); Arte contemporanea, ecologia e sfera pubblica (Roma 2012). I suoi libri sono tradotti negli Stati, Uniti, in Francia, Spagna, Polonia e altri paesi. È nella redazione di ROARS. Return on Academic Research, nel comitato editoriale di Predella Journal of Visual Arts, Doppiozero e Piano B.
Collabora con i programmi culturali di Radio 3 Rai e scrive di arte contemporanea e attualità politico-culturale su Artribune, minima&moralia, Alfabeta2, Scenari e INK.