Federica Bueti (1982) è un’autrice e critica d’arte, editrice, ricercatrice e occasionalmente anche curatrice. Vive tra Berlino e Oslo. Nel 2011, ha fondato la rivista …ment journal, journal for contemporary culture, art and politics. Nella sua duplice pratica come scrittrice ed editrice è interessata alla scrittura come modo di azione etica, politica, affettiva ed estetica. Al momento la sua ricerca si concentra sulla riscoperta degli scritti poetici e autobiografici di Carla Lonzi e Hélène Cixous. I suoi testi critici sono apparsi in diversi Magazines internazionali tra cui Frieze e Frieze d/e, art-agenda, X-TRA Magazine, Flash Art, Three Letter Words Magazine, Performa magazine, oltre che su antologie critiche e monografie d’artista.
I suoi testi, performance e video collaborazioni sono state incluse in mostre come A Needle Walks into a Haystack, Liverpool Biennale; 8th Berlin Biennale, Berlin; Pull Bite Rally, NCAD Gallery, Dublin; I cannot repeat what I hear, Kunstverein Hamburg and Captain Petzel; The Aesthetic of Resistance, Wien and Berlin; Architecture and Ideology, HKW, Berlin; It was an unusual way of doing politics..., HKW, Berlin; One day everything will be free, SALT, Istanbul. Nel 2012-2013 Bueti ha curato il ciclo di letture performative Rhythms, Voices and Ties, che ha ospitato negli spazi di Archive Kabinett giovani artisti come Olivia Dunbar, Ruth Buchanan, Patricia Reed, Jeremiah Day Alex Martinis Roe. Bueti ha insegnato alla scuola Hamidrasha School of Fine Arts – Beit Berl College di Tel Aviv; Piet Zwart Institute, Rotterdam; New World School of the Arts, Miami; Städelschule, Frankfurt. Educata all’università di Milano, al momento sta lavorando al suo dottorato di ricerca nel dipartimento di Critical Writing in Art and Design al Royal College of Art di Londra.