Antonia Alampi
Antonia Alampi è curatrice di Beirut (Cairo) e direttrice del progetto di ricerca The Imaginary School Program. In passato ha lavorato per Manifesta 7, la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento e lo Studio Stefania Miscetti. Ha co-diretto con Anna Simone l’iniziativa artistica Opera Rebis, e insegna pratiche curatoriali al master di gioielleria contemporanea di Alchimia. Ha curato progetti in diverse istituzioni, tra cui: Palais de Tokyo, Fondation D'Entreprise Ricard e Kadist Art Foundation (Parigi); Stedelijk Museum e de Appel Arts Centre (Amsterdam); Beirut, American University in Cairo, Townhouse Gallery e CIC (Cairo); Centre for Contemporary Art (Derry); 98weeks (Beirut); Camera Austria e Sterischers Herbst (Graz); CoCA (Torun); Studio Stefania Miscetti (Roma); e Galleria Astuni (Bologna). Suoi testi sono apparsi su riviste tra cui Art-Agenda, Arte e Critica, Flash Art International, e Frieze blog, e in pubblicazioni tra cui Réalités du commissariat d'exposition (ed. C.E.A.), Palais de Tokyo Magazine (ed. PDT), Performing the Insitutional III (ed. Kunsthalle Lissabon), Active Withdrawal (ed. Guangdong Times Museum). Ha conseguito una laurea specialistica in storia dell’arte presso l’università la Sapienza di Roma, e ha partecipato al de Appel Curatorial Program di Amsterdam.