Nico Angiuli
Artista visivo, performer e regista, Nico Angiuli è nato a Bari nel 1981.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti tra Roma e Bari e terminato gli studi allo IUAV di Venezia. Ha collaborato a diversi progetti con Stalker/Osservatorio Nomade; ha fondato il collettivo llmotorediricerca lavorando dal 2006 al 2011 tra Albania, Grecia e Italia. Negli stessi anni realizza un ciclo postumo di opere, a partire dai taccuni personali dell'artista di Pino Pascali. Dal 2008 indaga il mondo del lavoro con performance e filmati come "Ma Vai a Lavorare!", "Le piastrelle Sono Intenzioni", "The Tools' Dance", con cui si sposta in Spagna dal 2012 per circa 2 anni, per lavorare ai gesti agricoli coinvolgendo braccianti insieme a danzatori.
Nel 2015 realizza "Tre Titoli"; il film è girato nelle terre natie di Giuseppe Di Vittorio, luoghi oggi al centro di nuovi sfruttamenti dell'uomo sull'uomo.
Nel 2017 presenta alla Fabbrica del Vapore di Milano "The Tools' Dance – Collective Performance", opera in 3 atti a cura di Martina Angelotti e prodotta da Care/OF.
Angiuli è tra gli artisti premiati della III edizione del premio Italian Council 2018, promosso dal Mibac, e per cui realizza l'opera "The Human Tools" che indaga i temi della deumanizzazione del corpo umano e della vitalizzazione di corpi umanoidi; l'opera prodotta da Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, si fruisce all'interno di una grande installazione circolare, e porta in scena robot, lavoratori, vicende mitologiche, etc.
Angiuli è stato più recentemente invitato dalla Fondazione Onassis di Atene a proseguire la sua ricerca tra Berlino e Atene nel 2021. Già Visiting Professor in Performing Arts all'Accademia di Belle Arti di Bari, lavora frequentemente con associazioni e gruppi informali; è tutt'ora impegnato in una ricerca sulle forme di resistenza non organizzata.